A perpetua memoria della bella presentazione fatta da Daniele e…
In viaggio per l’Etruria – Orvieto
La giornata di lavoro inizia finalmente sotto un cielo azzurro terso, il giusto fondale per fare delle belle riprese ad Orvieto e dintorni. Si comincia con un lancio di drone da sotto la rupe della città per poi proseguire al Pozzo di San Patrizio.
Qui giunti, l’assistente alla regia, nonché segretaria di produzione, addetta alla logistica e alla documentazione di backstage si pone domande significative su la vita, l’universo e tutto quanto mentre il CG artist ha una visione mistica..
..che, probabilmente, gli ricorda di accendere il computer ed onorare il sacro Blender.
Il tutto mentre Cast decide di dare un po’ di movimento a queste riprese. Regista, basta con le carrellatine striminzite!
Giunti alla necropoli del Crocifisso di Tufo il regista riprende in mano la situazione: pan e cavalletto, videomaker perfetto! Altro che Flycam, non stiamo mica girando the Blair Witch Project!
Ci si sposta quindi presso il Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, per riprendere gli affreschi delle Tombe Golini, prima di recarsi al frantoio sotterraneo.
Fare il regista però è stressante: riprendi quello, riprendi questo, non dondolarti con la camera, te lo spezzo quel telefonino, vai più piano.. E così, a metà pomeriggio il regista ha la sua prima crisi di nervi.
Il resto del team non può fare altro che attendere che gli passi..
Quando si ricomincia a lavorare il CG artist esibisce un look molto trendy, probabilmente ispirato dalla nota rivista di moda NerdPC..
Cast viene messo a riflettere sui valori della calma e della pazienza tirando per una ventina di shots un tralcio di vite maritata con un cordino di fili d’erba. Il regista non è mai soddisfatto: il tralcio si muove poco, troppo, troppo poco, molto, al momento sbagliato, non è abbastanza espressivo, il tralcio è troppo tralcio.. Non si può essere pressapochisti, è una scena importante: ci sarà Ati!!
Al Sasso Tagliato si lancia il drone. Cast controlla il drone a vista, perdendo quindi il controllo su dove vadano i suoi piedi. Ci pensa Ale a guidarlo con una maschia presa di maglietta..
Il drone piace alla gente che piace, c’è poco da fare. Così, quando viene lanciato dal belvedere di fronte alla rupe di Orvieto, un set di umarells di importazione, probabilmente statunitensi, si pone in osservazione, pronto a dispensare consigli.
Il CG artist non si lascia distrarre.. Lui per quest’anno mira ad ottenere quattro premi di produzione, quindicesima, sedicesima e bacio di encomio dal presidente.
Tornando verso Viterbo, si registra l’ennesima prova della scarsa resistenza dei giovani d’oggi: ma dai, non siamo ancora nemmeno a 10 ore di lavoro e già qualcuno si addormenta?!
Per concludere la giornata mancano ancora le riprese della fontana di Pianoscarano a Viterbo
E poi si può andare a cenare. Ma, cos’è, un’epidemia?!
Ad ogni modo, alla conclusione del 4° giorno di lavoro siamo ancora vivi. Tutti e cinque. Chi l’avrebbe mai detto..
Materiale prodotto
Materiale girato:
Fly-cam: 74 take
Go-Pro: 15 take
Cavalletto: 71 take
Audio ambientale: 12 registrazioni
Batterie utilizzate per il drone: 5
Foto di backstage:
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Attrezzature usate
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